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      p : r :: BF × CF' × DF'' : AF × BF' × CF".
      Ove i fattori del secondo membro rappresentano i bracci materiali delle leve, quando potenza e resistenza operano parallelamente fra loro; ma, quando questo non è, rappresentano le perpendicolari mandate dai fulcri sulle direzioni delle forze. In ogni caso anche qui si vede abbastanza, che l'equilibrio dipende dall'uguaglianza dei momenti.
     
      III. COROLLARII. 1° Dunque quanto si guadagna in forza, tanto si perde in tempo. Imperocchè, l'uguaglianza dei momenti meccanici suppone la proporzionalità inversa fra le forze e gli archetti percorsi dai loro punti d'applicazione nel primo istante di turbato equilibrio. E però la potenza potrà equilibrare una resistenza tanto più grande, quanto sarà maggiore lo spazio cui essa percorre, in confronto a quello cui percorre contemporaneamente la resistenza. Poichè per altro una data forza impiega maggior tempo a percorrere uno spazio più esteso; così quanto è più grande la resistenza, che può essere mossa da una data potenza, tanto è anche più lungo il tempo, che questa dovrà impiegare a trasportare quella ad una certa distanza. Si è calcolato che ci vorrebbero più di 40 milioni di secoli a trasportar la Terra ad una distanza uguale alla grossezza di un capello, colla forza di un solo uomo. Del resto in teoria non vi è resistenza, che non possa muoversi per mezzo di una lunga leva. Quindi il famoso detto di Archimede "Da ubi consistam, caelum terramque movebo"
      2° Dunque la leva interfissa, a cui si riferiscono le forbici e la stadera, può favorire o la potenza o la resistenza, o nessuna delle due.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Terza
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 329

   





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