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      2° L'efficacia della gravità è varia nella ragione inversa del quadrato della distanza.
      Dimostrazione. Questa legge può dimostrarsi anche sperimentalmente pel mezzo del pendolo; ma supposta la verità della tesi antecedente, si trae eziandio dal seguente ragionamento. Sieno mn ed uv (fig. 86.) due corpi attratti dalla Terra e C sia il centro di questa. Poichè la forza attrattiva può supporsi concentrata tutta in C, questa verrà in certa guisa a diffondersi dal centro C della Terra sotto forma di tanti raggi Cm, Cn, Cu, Cv,... Per la qual cosa i raggi che pervengono ad un medesimo corpo (mn, uv) saranno meno numerosi ed intensi, se esso si troverà a maggior distanza. Anzi questa intensità dei raggi seguirà la ragione inversa dei quadrati delle varie distanze. Imperocchè imaginando intorno alla Terra tante superficie sferiche concentriche, queste saranno trapassate dal medesimo numero di raggi. Ond'è che in ognuna la intensità di questi raggi seguirà la ragione inversa dell'area di detta superficie. Come parimenti sopra due segmenti simili AB, DE di superficie sferiche, perviene il medesimo numero di raggi d'attrazione: però in ciascuno (di questi segmenti) la fittezza dei detti raggi sarà in ragione inversa dell'area sua. Ma le aree delle superficie sferiche, ed anche dei loro segmenti simili (come s'insegna in Geometria) stanno fra loro in ragione diretta dei quadrati dei raggi geometrici; cioè [vedi fig. mat017.gif] e questi raggi rappresentano le distanze dei corpi attratti dall'attraente.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Terza
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 329

   





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