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      6° Si consideri una retta orizzontale (PG) indefinita passante pel punto (P), donde muove il proietto: la porzione (PB) di tal retta, che è frapposta tra il detto punto di partenza, e quello cui tocca il grave nel ricadere al suolo, à nome ampiezza o portata del tiro.
      7° Vien detta altezza del tiro la verticale (CV) abbassata dal punto culminante sull'ampiezza.
      8° È chiamata Balistica l'arte di determinare l'angolo di proiezione per ottenere una data altezza od ampiezza di tiro.
      9° Si dà nome di parabola ad una curva, che può concepirsi nata col tagliare un cono per mezzo di un piano parallelo ad uno de' suoi lati. La parabola (fig. 106.) può anche definirsi per quella curva piana (MVN), i cui singoli punti (V, H,..) distano ugualmente sì da una retta (DI) come da un punto (F) preso fuori di questa (cioè AV = VF; BH = HF;...)
      10° Chiamasi foco il punto (F) soprannominato, e direttrice la detta retta (DI.)
      11° La retta (AS) perpendicolare alla direttrice e passante pel foco à nome asse.
      12° Il punto (V), in cui l'asse coincide colla curva, dicesi vertice.
      13° Chiamasi parametro il quadruplo della distanza (VF), che passa fra il vertice ed il foco.
     
      II. PROPOSIZIONE. Un grave lanciato in alto nel vuoto descrive una parabola, il cui parametro è uguale a quattro volte l'altezza dovuta alla velocità di proiezione.
      Dimostrazione. Si tracci la linea di proiezione RS (fig. 107.) e si divida in porzioni RM, RN, RO,... uguali fra loro, ed allo spazio, che percorrerebbe il grave nelle successive unità di tempo con moto uniforme per la sola forza di proiezione.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Terza
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 329

   





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