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      Il Sole, come si è veduto nella Parte Prima (47. IV), à una parallasse orizzontale di secondi 8,6. Il che significa, che (fig. 120.) dal Sole (P') il raggio terrestre (CO) apparirebbe di minuti secondi 8,6.
      Prendendo quindi per unità la distanza (CP') del Sole, cioè a, e chiamando l la misura lineare dell'arco parallatico nella circonferenza di raggio 1 = a, evidentemente avremo a : R :: 1 : l, ed a=R/l. Ora l=2 pigreca(8,6)/360.602; e quindi a=360.3600.R/2 pigreca(8,6)=206265.R/8,6=23984.R.Cioè il Sole dista dalla Terra quasi 24 mila raggi terrestri. Sostituendo in (omicron) ad a questo suo valore, ed a T, g, R i loro, che sono conosciuti; si ottiene in numero tondo M/m > 350000. Per conseguenza la distanza del centro comune di massa dei due astri dal centro del Sole è più piccola della 350000esima parte della distanza del Sole dalla Terra; ossia è circa 400 kilometri. Intanto il raggio solare è un 7 mila kilometri. Dunque il detto centro comune cade nel corpo stessodel Sole; anzi ad una distanza dal centro del Sole uguale a meno di 1/20 del suo raggio.
      3a parte. Finalmente la forza centrale, che anima le comete ed i pianeti, è della stessa natura della gravità. Prendiamo ad esempio l'attrazione della Terra per la Luna; e sostituiamo i valori concreti nella formula (mi) della forza centrale. Sanno tutti che pigreca = 3,1415...; e però pigreca2= 9,8596. È anche noto, che il tempo periodico lunare T = 27d,322; e, ridotto a secondi, T= (27,322)x24x602. Quanto al valore del semiasse principale a dell'orbita lunare, ricordiamo ciò che fu accennato nella Prima Parte (47. 59); che cioè OC = CP' sen.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Terza
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 329

   





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