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      E così il suono si propagherà come se provenisse dal sito simmetrico (S) al punto sonoro, verrà cioè regolarmente riflesso.
      2° Quando invece le onde debbano passare da un mezzo ad un altro, cioè proseguire il loro cammino in una seconda sostanza di densità diversa dalla prima, cangerà anche la velocità della loro propagazione. Poniamo che tal velocità venga a diminuire: è chiaro che le onde (CoD) nel secondo mezzo riusciranno meno curve, ed il loro centro virtuale (V) starà fuori del centro reale (A), donde veramente dimanano. Per lo che i raggi fonici nel secondo mezzo prenderanno una via (VR), la quale sarà tanto più differente da quella (AD), cui seguivano nell'incidenza; quanto saranno più diverse le velocità delle onde nei due mezzi; vale a dire subiranno una rifrazione proporzionale alla differenza delle medesime velocità.
      3° Ove poi col girare il corista avvenga che l'onda rarefatta prodotta da un suo corno, incontrisi colla condensata prodotta dal vibrare dell'altro, certamente i due movimenti si elideranno a vicenda, e l'ondulazione rimarrà distrutta; e per conseguenza al suono succederà il silenzio. Nel che consiste la interferenza de' suoni.
     
      II. COROLLARII. Dalle spiegazioni or ora esposte fluiscono quasi altrettanti corollarii le leggi, che soglionsi verificare nelle riflessioni, rifrazioni, ed interferenze de' suoni.
      1° Dunque l'angolo di riflessione è uguale a quello d'incidenza. Imperocchè sono uguali i due triangoli rettangoli (fig. 196.) AKC, SKC, aventi un cateto comune CK, e l'altro AK, SK uguale per la simmetria di S con A. Perciò l'angolo ACK = SCK. Ma SCK = BCP, perchè uno opposto all'angolo coll'altro.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Terza
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 329

   





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