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      Talchè essa è disposta ad obbedire alle forze ripulsive del mezzo, cui incontra, duranti le prime fasi; ed alle forze attrattive, duranti le seconde. Queste alternative possono attribuirsi tanto ad un moto di rotazione delle molecule sui loro assi, pel quale dovrebbero ad un dato mezzo prestare successivamente i loro poli d'attrazione o di ripulsione; quanto a qualche altra cagione.
     
      II. SCOLII. 1° La settima ipotesi serve a calcolare matematicamente la via percorsa da una molecula luminosa. Dacchè essa è libera da qualsivoglia forza apprezzabile fino al momento, in cui tocca la superficie dei mezzo; e perciò non può deviare sensibilmente dalla linea retta. Quando poi essa medesima è penetrata fra le molecule, deve essere attratta e respinta ugualmente in ogni senso; e però dovrà procedere rettilineamente. Per la qual cosa il raggio non s'inflette che a quella distanza insensibile da ambidue le facce del piano dirimente, alla quale si estende il diametro della sfera d'attività di ciascuna molecola.
      2° Poste le quali cose, la traiettoria può riguardarsi come un'iperbola, i cui rami sono costituiti dalle linee rette descritte prima e dopo l'incidenza. Questi rami confondonsi cogli assintoti, e la parte curvilinea non occupa che un punto fisico. Nei fenomeni per altro della riflessione e della rifrazione non è necessario occuparsi della natura di tal curva; natura che dipende necessariamente dall'azione corpuscolare, ed è assai difficile a determinare. Quello che interessa di conoscere si è la direzione, cui dee prendere il raggio dopo la sua incidenza, e la costanza od il cangiamento della sua velocità.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Terza
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 329

   





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