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      Infatti un raggio riflesso, per esempio an (fig. 205.), il quale non obbedisse alla legge della riflessione, avrebbe sempre vicino un altro raggio riflesso nella direzione stessa, esempigrazia en', che lo distruggerebbe. Per restarne convinti si conducano le ealfa, ed abeta perpendicolari ad sa ed an: uno scotimento luminoso del raggio sa, arrivando ad ab, avrà percorso lo spazio alfaa di più, che lo scotimento del raggie te; ma questo avrà percorso lo spazio maggiore del primo di tutta la et, quando ambidue giungeranno alla superficie a???? dell'onda riflessa. La differenza di cammino dei due scotimenti al giungere a tal superficie sarà uguale ad ebeta - aalfa. Se tal differenza sarà uguale a 1/2lambda, preso un numero dispari di volte, i due raggi si neutralizzeranno. Ora si potrà sempre trovare una distanza ae capace di far verificare tal condizione. Si dica altrettanto di ogni raggio rifratto an (fig. 206.), il quale si esima dalla legge cartesiana.
     
      II. COROLLARII. 1° Dunque la legge di Catottrica è vera perché fra tutti i movimenti vibratorii, che partono dai punti d'incidenza, quei soli restano efficaci, i quali obbediscono a tal legge.
      2° Dunque non è vero che tutti i raggi elementari passando da un mezzo ad un altro prendano la direzione voluta dalla legge di Diottrica; ma quei soli raggi sussistono, i quali conservano il rapporto espresso da quella legge, e tutti gli altri si estinguono.
     
      80. Colori, e loro efetti chimici; birifrazione.
      I. DEFINIZIONE. Dicesi policroismo il fenomeno che offrono certi corpi diafani, di mostrare un colore diverso secondo la spessezza loro.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Terza
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 329

   





Catottrica Diottrica