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      La caduta dell’impero Romano eccita ancora una rispettosa compassione, e ci sentiamo portati a rivolgere tutto il nostro sdegno contro Odoacre, per aver egli voluto aggiungere l’insulto alla schiavitù, giuoco facendosi, ed abusando del sacro nome della Repubblica.
      Dopo un regno di quattordici anni, Odoacre fu costretto di cedere alla superiorità di Teodorico re degli Ostrogoti, eroe che veramente possedeva tutti i talenti militari, e tutte le virtù di un legislatore. Dopo di aver distrutto gli Eruli, e conquistata l’Italia, venne proclamato re, coll’assenso, benchè tardo e involontario, dell’imperatore d’Oriente. Teodorico ci offerse il raro e virtuoso esempio di un principe, che seppe rinunziare alle imprese guerriere in mezzo all’orgoglio della vittoria, e nel vigor dell’età. Un regno di trentacinque anni fu consacrato interamente all’esercizio della giustizia, e dell’umanità, allo studio del ben essere di tutti i suoi sudditi, e persino alla conservazione ed all’aumento delle belle arti. L’Italia tutta respirò in questo tempo, ed i Veneti incominciarono ad estendere il loro commercio, sostenendolo valorosamente coll’armi. In queste si mostrarono sin d’allora sì forti, che quando Giustiniano imperator d’Oriente s’accinse alla conquista dell’Italia, il di lui generale Narsete successor di Belisario, venne per soccorsi in queste lagune. E tali infatti gli ebbe, che a ragione si può dire, aver i Veneti grandemente contribuito alla disfatta di Totila, insigne generale de’ Goti.


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Origine delle feste veneziane
(6 volumi)
di Giustina Renier Michiel
Tipografia Lampato Milano
1829 pagine 712

   





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