Pagina (60/712)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Si riconobbe l’utilità di tale magistratura, e quindi piacque che fosse perpetua. Ad essa si affidò la custodia delle leggi, ed i suoi membri chiamaronsi Avvogadori di Comune. Furono essi sempre mai in grandissima riputazione, poichè erano i principali sostegni della pubblica sicurezza.
      Si volle poscia dare alla Festa, o per meglio dire, alla visita di San Zaccaria, un aspetto più decoroso, e per ciò si risolse, che il Doge colla Signoria invece di andare a piedi si dovesse recare al monastero nelle sue barche dorate, e che le grandi confraternite troverebbonsi a quel momento nella chiesa. La folla del popolo si accrebbe allora, e continuò poscia sino all’anno 1796, sì per acquistare le assegnate indulgenze, e sì per voglia di ammirare quel diadema, che col suo splendore abbagliava gli occhi di tutti. Il popolo non sa dimenticarlo, e lo piange tuttavia, come piange il pubblico un tesoro sì rinomato, e tante altre ricchezze nazionali miseramente disperse.
      Festa dei Matrimonj
      O DELLE MARIE.
      Il matrimonio fu ogni tempo celebrato in queste lagune con grande solennità. Gli avoli nostri conoscendo l’importanza e i vantaggi del matrimonio, giudicarono necessario di aggiungere alcune parziali formalità, onde renderlo più augusto e più santo. Di fatti, se si pone mente alla storia di tutti i popoli, troverassi, che il matrimonio è sempre stato il mezzo migliore per consolidare la pace e l’unione tra le nazioni anche le più nemiche fra loro, e per comporre in tal modo la grande famiglia sociale.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Origine delle feste veneziane
(6 volumi)
di Giustina Renier Michiel
Tipografia Lampato Milano
1829 pagine 712

   





Avvogadori Comune Festa San Zaccaria Doge Signoria Matrimonj