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      In tempi posteriori le pubbliche mense venivano rallegrate dalla recita di Drammi per musica, quando questi non si avevano ancora aperta la via del teatro. Ma divenuti in appresso spettacolo troppo comune, furono congedati dai banchetti, ed in lor vece si costumò sino agli ultimi tempi l’introdurre nella sala un coro di musici della Cappella Ducale di San Marco, i quali con variati concerti di suono e di canto porgessero diletto all’orecchio de’ nobili commensali.
      Terminato il banchetto, venivano gli scudieri del Doge a presentare ad ogni convitato un gran paniere di dolci, ornato dello stemma del Principe regnante. Tutti poscia alzavansi dal loro seggio, e andavano ad accompagnare al suo appartamento il Doge, il quale giuntone alla soglia, si volgeva per salutar gentilmente i suoi ospiti, che gli facevano riverenza senza aggiunger parola, e se ne andavano.
      Duranti tali complimenti, ogni gondoliere de’ convitati entrava nella sala dei banchetti per prendere il paniere del suo padrone, che ne faceva poscia un presente alla dama del cuore. Quanta curiosità di sapere dove sarebbe portato! Ma questo era spesso un mistero, ed il fedel gondoliere mostravasene ignaro, e custodiva gelosamente il segreto. Il cuor delle belle palpitava; mentre la gondola il maggior canale e i minori fendeva. Il paniere poi era troppo grande per venire occultato; ed esposto essendo agli occhi di tutti, non lo si perdea mai di vista. Felici quelle che potevano ottenere questo pegno di una predilezione, che accarezzava il loro cuore, ed insieme lusingava il loro onesto amor proprio!


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Origine delle feste veneziane
(6 volumi)
di Giustina Renier Michiel
Tipografia Lampato Milano
1829 pagine 712

   





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