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      Comunque la cosa sia, certo è che il sacro Corpo di san Marco fu scoperto, e che una Festa annua fu decretata per solennizzare la memoria di sì gran beneficio. Venne inoltre ordinato ai più celebri Pittori della città di dipingere in tele il miracolo di questa felice apparizione; ed i Pittori posteriori si fecero pur essi una gloria di ripetere tal soggetto coi maggiori sforzi del loro genio, come possiamo anche oggidì mirare nelle loro opere.
      Quanto alla Festa decretata, non è facile stabilire ciò ch’essa si fosse al suo principio; poichè dopo la nostra fatal catastrofe la maggior parte de’ più antichi documenti andarono smarriti o derubati; ma è certo che deve essere stata magnifica, poichè tutto concorreva a renderla tale; primieramente perchè la divozione era allora più fervida che in presente: a quei tempi bastava l’annunzio di una qualche nuova Reliquia per attirarvi in folla i forestieri dai paesi vicini e lontani per adorarla: se poi vi si aggiungeva il racconto di un qualche miracolo, che la fama al solito aggrandiva, era maggior ancora il numero de’ divoti, che accorrevano in queste lagune, e che stupefatti alla vista della grandiosità di questi Tempj, abbagliati dalla magnificenza de’ sacri arnesi, e delle ricchezze immense in ogni genere, commossi dall’esemplarità delle nostre cerimonie religiose, riguardavano la casa di Dio come degna di Dio stesso, i suoi ministri come persone scelte da lui, ed il Governo Veneto come una diramazione del suo potere infinito. I Veneziani accortissimi seppero attingere anche da questo sacro fonte vantaggi grandissimi.


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Origine delle feste veneziane
(6 volumi)
di Giustina Renier Michiel
Tipografia Lampato Milano
1829 pagine 712

   





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