Pagina (378/712)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Ma poichè siamo colla fantasia in quest’ameno giardino, dove tutto sembra tener del prodigio, arrestiamoci ed osserviamovi le varie sue singolari bellezze. Piantato sopra la punta orientale della città, e circondato da tre lati dalla laguna, egli sembra nascere dal mare, ed è ciò che lo rende assai pittoresco ed unico in Europa. Da qualunque parte tu volga il passo, una magnifica prospettiva ti consola lo sguardo. All’Occidente un singolare bacino, a cui i bellissimi euganei colli fanno corona, ripieno di bastimenti, e cinto dalle grandiose fabbriche della città, dalle isole di san Giorgio e della Giudecca, ti presenta l’immagine di un vastissimo anfiteatro; e le molte barche, che a remo e a vela vi trascorrono in mezzo, danno l’anima a questo quadro. Alla parte d’Ostro, l’orizzonte vien chiuso dai littorali di Malamocco e di Palestrina, che la natura alzò quasi barriere alla nostra città contro la furia dell’Adriatico. E se questi argini dal lato del mare non sono che sterili banchi di sabbia, e spiaggie aride ed infeconde, sorridono però dalla parte interna riguardante Venezia, ch’essi proteggono incurvandosi smaltati d’erbe e di fiori. Verso Greco, le isole di sant’Elena, delle Vignole, ed il Castel di sant’Andrea, fanno di sè superba mostra. Più lontano poi ecco l’imboccatura del porto di Lido, il mare, i navigli che vi veleggiano… Che più? Il complesso di questo spettacolo supera ogni descrizione. Concentriamo ora nel giardino la vista. De’ viali piantati da soli pochi autunni, e sopra un suolo di fango e di sabbia marina, s’innalzano ora con una rapidità sorprendente.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Origine delle feste veneziane
(6 volumi)
di Giustina Renier Michiel
Tipografia Lampato Milano
1829 pagine 712

   





Europa Occidente Giorgio Giudecca Ostro Malamocco Palestrina Adriatico Venezia Greco Elena Vignole Castel Andrea Lido