Pagina (521/712)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      I suoi porti erano sempre frequentati da innumerabili quantità di bastimenti mercantili, sì nazionali che forestieri. Il ridotto mercantile, o sia la piazza di Rialto, formicolava di mercadanti di tutte le nazioni. I fondachi, le dogane appena aveano spazio da contenere tante merci; cosicchè non è a credere che Tiro, o Cartagine, o Alessandria abbiano mai superato ciò ch’era allora Venezia. Le imposte delle decime, dei dazj, delle dogane, tuttochè assai modiche, procuravano al tesoro pubblico, anche dal solo circuito della città, una rendita maggiore di quella che molti re ritraevano dagl’interi loro regni. Doviziosa ed opulente, com’era la Repubblica, trovavasi in grado di dare alle sue truppe un maggiore stipendio di tutti gli altri principi, ed essa ne avea quante le piaceva di averne; il comandarle era il voto e l’ambizione de’ più celebri capitani. Difatti condusse talvolta al suo soldo nomi splendidissimi, principi di gran valore, come quelli della casa di Brunswich, di Brandebourg, di Lorena, di Wirtemberg, di Waldek, e tanti altri, i quali dipender dovevano dai veneti provveditori al campo......... La sua artiglieria era di tutte la migliore e la più ammaestrata. Corrispondente alla ricchezza dello stato era l’opulenza de’ particolari; e sol che diasi un’occhiata ai rimasugli dei nostri palagi, eretti per la maggior parte in quel secolo, converrà confessare, che in grandezza e magnificenza superavano quelli de’ più grandi monarchi di allora. Quanta spesa, quanta maestà in que’ marmi, in quelle colonne trasportate da tutte le parti del mondo!


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Origine delle feste veneziane
(6 volumi)
di Giustina Renier Michiel
Tipografia Lampato Milano
1829 pagine 712

   





Rialto Tiro Cartagine Alessandria Venezia Repubblica Brunswich Brandebourg Lorena Wirtemberg Waldek