Pagina (641/712)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il Morosini avvertito a tempo di tutto, abbandona Candia immediatamente, e seguito da venti galee, corre ad unirsi alla sua squadra dell’Arcipelago. Nella stessa notte, destinata dal Visir per l’attacco, i nostri già lo cominciano. I Turchi non potendo per l’oscurità distinguer nulla, credono di non aver a combattere che contro la piccola squadra, e si tengono già sicuri di sottometterla; vi si gettano sopra con tutto l’impeto, ma vi trovano una resistenza inaspettata. Il combattimento diviene feroce, e reso più terribile dalle tenebre. I Veneti s’impadroniscono di cinque bastimenti, ed un altro ne colano a fondo. In questo mentre il Morosini è attaccato da tre galere in un punto; ma due delle nostre giungono a tempo di liberarlo e di sottomettere le tre nemiche. Durac viene da disperato a battersi contro una delle nostre, avea già ucciso il capitano, ferito il provveditor d’armata, ed era sul punto d’impadronirsi del naviglio, quand’ecco il capitan generale libera la galera investita, ordina l’arrembaggio su quella del bascià, e perchè meglio si possa manovrare, fa accendere un gran numero di torcie. Allo straordinario splendore i Turchi abbagliati si sgomentano credendo essere micidiali que’ fuochi, e si disperano. I Veneti prendono tosto la galera di Durac, ed egli cade morto da un colpo di fucile; quasi tutta la milizia, ed un gran numero di Gianizzeri sono passati a fil di spada. Il terribile combattimento era già terminato, e tuttavia i pianeti proseguivano a brillare nel loro lento corso; udivasi il muggito monotono dell’onde, e tutto era oscurità e silenzio nelle isole circostanti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Origine delle feste veneziane
(6 volumi)
di Giustina Renier Michiel
Tipografia Lampato Milano
1829 pagine 712

   





Morosini Candia Arcipelago Visir Turchi Veneti Morosini Turchi Veneti Durac Gianizzeri