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      Nell’altra estremità di questo, sta piantato un palo in mezzo alle acque. I rematori devono girarvi intorno e ritornare sulla loro strada, finchè giungano alla meta dove si distribuiscono i premj. Questi stanno d’ordinario collocati in una specie di largo bacino che forma il canale; ed è per questo, che li forestieri distinti e li magistrati che presiedono allo spettacolo, avendo quivi il loro posto, ponno godere di tutta ad un tempo questa corsa spettacolosa.
      Una macchina di elegante costruzione e ricca di sculture e di fregi sta eretta in questo luogo, intorno alla cui base sono affissi i premj, che consistono in banderuole di varj colori. Ve n’han quattro per ciascuna disfida. L’una è rossa ed è la più gloriosa; la seconda è azzurra celeste; verde è la terza; e la quarta è gialla, alla quale suolsi aggiungere un porchetto vivo; esso è in oltre dipinto sulla bandiera. L’origine di simil costume è ignota, nè v’è autore che la dichiari. In tale incertezza, ragionevole però è il credere, che questo sia una specie d’emblema. Siccome il majale tra’ quadrupedi è d’ordinario per la sua pinguedine il più lento alla corsa, così il quarto vincitore, posto a petto alli tre primi, viene a fare la comparsa di quest’animale; ma paragonato alla turba di que’ che gli rimangono addietro, ha il primo vanto. Quindi è, che se il suddetto segnale ha per l’una parte un non so che d’inglorioso, riesce per l’altra un testimonio di preminenza che non dee rimaner senza lode e senza premio.
      Un’altra ricompensa, oltre la bandiera, attende i valorosi campioni.


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Origine delle feste veneziane
(6 volumi)
di Giustina Renier Michiel
Tipografia Lampato Milano
1829 pagine 712