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      L'antica conoscenza fra il conte di Revell e milord Alderson, e la vicinanza delle loro abitazioni offerendo sovente ad Edoardo e a Sara l'occasion di vedersi, fecero ben presto comprendere, ch'erano formati tutti e due per piacersi. Lady Alderson ammirava Edoardo, ed egli concepì un desiderio ardente di essere da lei amato; ma non osando né parlar, né sperare, cadde in una melancolia, di cui milord Revell non tardò ad avvedersi. Egli se ne inquietò, e volle saperne la causa. Edoardo, naturalmente veritiero, non poté mancare di confidenza per un amico sì generoso; gli aprì il suo cuore con quella nobile franchezza ch'è inseparabile da una bell'anima, confessando a Milord che tutte le sue speranze di felicità erano distrutte, s'egli disapprovava i suoi sentimenti.
      Il Conte avrebbe desiderato che la sua inclinazione si fosse manifestata per un'altra. Non faceva gran caso di milord Alderson, e lo vedeva di rado; nonostante rese giustizia al merito conosciuto della figliuola amata e rispettata da tutta la nobiltà di que' contorni. Da un'altra parte ella doveva godere di una grande fortuna, e questa ragione determinò il Conte a secondare le viste del suo protetto. Sollecitò a questo fine con maggior ardore il perdono del re alla memoria del padre di Edoardo, ed il ristabilimento del figlio. Un'illustre nascita, mille amabili qualità, i doni generosi di milord Revell, la sicurezza di essere il suo erede resero Edoardo un partito così vantaggioso, che milord Alderson non ha saputo trovar obbietti ad un progetto sì conveniente.


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
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