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      Non domandava di essere informato del ricovero di sua figlia, troppo indegna di appartenergli, non le faceva l'onore di cercare di scusarla della sua imprudenza; pregava solamente milord Revell di assicurarla dell'odio suo, del suo disprezzo, e di un eterno abbandono.
      Non mi sovverrò di esserle padre, diceva egli nel terminare quella terribile lettera che per pronunziare sopra di lei la maledizione, che attrae sopra il suo capo una figlia ingrata e ribelle. Distruggerò per sempre le sue speranze temporali, e prego il cielo che si estenda questa diseredazione sino sopra le di lei speranze celesti.
      Il conte di Revell ignorava ancora la fuga di lady Sara, e fu estremamente sorpreso di apprenderla per questa via. Spedì un gentiluomo al castello di Alderson, per assicurare Milord che dopo il giorno in cui si erano separati, egli avuta non avea relazione alcuna con lady Alderson, e parte non aveva nel dispiacere ch'ella gli aveva causato. Milord rifiutò di veder una persona che veniva da parte del Conte. Sparse nella sua casa che lady Albury condusse Sara in Francia senza la sua permissione; egli si lagnò fortemente di questa dama, della quale suppose una lettera; diss'egli in seguito, mostrando pacificarsi, che se questo viaggio ristabilisse perfettamente sua figlia, come la sua parente lo sperava, egli loro perdonerebbe facilmente di averlo intrapreso, ad onta della di lui volontà. Pochi giorni dopo fece correr la voce che lady Sara si trovava ammalata a Calais. Egli partì per la posta con un solo cameriere, fingendo andare in di lei soccorso.


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
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