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      La vista di un uomo così attaccato ad Edoardo, così caro ad Edoardo, le aveva causato una rivoluzione mortale. Dopo un lungo svenimento pareva alquanto rinvenuta in se stessa, ma sì considerabilmente indebolita, che i medici decisero ch'ella non era lontana dal fine de' giorni suoi.
      Ella domandava ad ogn'istante il conte di Revell; quando gli fu annunziato, ella si fece dare delle goccie fortificanti, e richiamando tutti i suoi spiriti:
      Il mio fallo vi è noto, Milord,
      gli disse ella "io l'ho crudelmente espiato, ed i miei ultimi momenti sono sì dolorosi, che oso sperare il celeste perdono. Io muoio, e lascio dopo di me una figlia, di cui voi amaste il padre: fate ch'ella provi la vostra bontà; questo è l'unico voto di un cuore semivivo e languente. Destinata all'avvilimento anche prima di nascere, la vergogna, la miseria, un titolo obbrobrioso, ecco l'eredità della figlia di Edoardo. Sua madre sventurata niente può per essa. La vostra protezione, Milord, è l'unico bene che il cielo mi lascia sperare in di lei favore; voglia questo cielo, che mi abbandonò allo sviamento del mio cuore, riguardar colla sua protezione quest'orfana sventurata, e faccia ch'ella non provi giammai dolori simili a quello che or mi toglie la vita. Se ella è destinata a vivere, degnatevi farle conoscere gli autori de' giorni suoi: voglia il cielo ch'ella accordi delle lacrime alla morte di suo padre, che la di lui memoria le sia cara e rispettabile; che quella di sua madre le serva di un tristo ed utile esempio per evitare i suoi mancamenti.


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
pagine 285

   





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