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      Io vi condurrò a' suoi piedi, lo stato vostro lo muoverà a compassione; s'egli è inflessibile, io sono ancor giovine, posso applicarmi al lavoro; il ben essere me lo fe' trascurare; il mio zelo e la mia amicizia mi renderanno le mie forze e la mia industria primiera. Vi procurerò i bisogni i più interessanti della vita; giammai il mio attaccamento per voi non si cambierà."
      Ah, cara Lidy! la mia unica amica!
      esclamai abbandonandomi tra le sue braccia "non ho che voi nell'universo, non ho che il cielo e voi! Dirigetemi, istruitemi; dividerò con voi le vostre fatiche; voi siete il mio conforto, il mio appoggio, la mia consolazione. Ah! io non ho che voi," le replicai, stringendola al seno "non mi abbandonate giammai." Ella non poté rispondere che colle più tenere e le più sincere carezze. Noi passammo il restante del giorno a piangere, a darci delle sicurezze scambievoli di vivere e di morire insieme.
      Il giorno appresso Lidy mi consegnò le carte di mia madre. Quale commozione provai trascorrendole! Quante lacrime versai sul destino del mio genitore! Quanto il di lui ritratto mi divenne caro e prezioso! Baciai le di lui lettere con rispetto, e bagnai di lacrime quel manoscritto, ove lady Sara avea delineati i suoi sentimenti per lui. La prima impressione che mi fece quella lettura, non si è giammai scancellata dalla mia memoria; ella scolpì nel fondo del mio cuore una tenera compassione; ella v'instillò l'amore ed il rispetto per la memoria di Edoardo e di Sara.
      Mi trovava nella dura necessità di prendere un partito, e di prenderlo prontamente.


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
pagine 285

   





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