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      Non avendo mistriss Hammon ripugnanza alcuna a prestar fede al racconto della mia nascita, credette ciò nonostante cosa utile e necessaria di assicurarsi della verità del fatto, e di esaminarne le prove; queste ben considerate, non le parvero sufficienti per convincer Milord ch'io doveva la vita a sua figlia. Mistriss Larlum non esisteva più; la di lei morte, e quella di sir Humfroid, mi privavano delle due sole persone, delle quali l'asserzione poteva essere di qualche peso. In quanto a milord Revell, è da supporsi ch'egli non si sia curato di assicurarmi dei diritti sulla successione di milord Alderson, poiché mi aveva egli provveduta in maniera da non aver bisogno di quella scarsa porzione che poteva pretendere sull'eredità di mia madre. Il manoscritto di mia madre offriva a mio riguardo un leggero indizio. La delicatezza delle sue espressioni gettava dell'oscurità sulle circostanze nelle quali ella si ritrovava. La sua tenerezza per Edoardo, sparsa in que' fogli, li rendeva atti a rivoltare Milord contro la di lei memoria, piuttosto che rianimare in lui dei sentimenti paterni. Lungi di scemare la sua durezza e il suo orgoglio, l'età, le infermità aggiungevano la tristezza e l'oppressione all'inflessibilità naturale del di lui cuore. Mistriss Hammon lo conosceva perfettamente, e lo dipingeva a' miei occhi in una maniera che mi faceva tremare.
      A misura ch'ella parlava, le mie speranze si dileguavano; l'idea di un avvenir terribile mi riempì di spavento; impallidii, e volgendomi a Lidy piansi amaramente.


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
pagine 285

   





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