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      Mi disponeva a sortire, mi pregò egli di pranzare seco lui. Mistriss Hammon si affrettò di accettare quest'onore per me. Durante il pranzo Milord conservò la giovialità; egli ordinò che i suoi cavalli fossero attaccati a cinque ore; parve mal contento di essersi impegnato a sortire; lasciandomi mi ringraziò dei momenti piacevoli, che io gli aveva fatti passare.
      Questo buon principio mi presentava una prospettiva felice; nulladimeno Lidy aveva degli obbietti opposti alle speranze di mistriss Hammon; ella erasi sin allora sottratta alla vista di Milord, e temeva sempre per lei e per me l'istante in cui egli rileverebbe il secreto de' miei natali. Il giorno appresso mi fu detto all'ora del pranzo che Milord mi attendeva: contenta di questo invito, corsi al di lui appartamento; fui ricevuta come una persona la cui comparsa era desiderata. Suonai il gravicembolo dopo aver pranzato; non lasciai Milord che all'ora in cui ordinariamente si ritirava per riposare. Ciascun giorno io aumentava in favore presso milord Alderson, otteneva di quando in quando delle grazie leggere, che osava domandargli ad istanza del suo cappellano; gli presentai le suppliche de' suoi vassalli e de' suoi fermieri, resi de' servigi a tutti i suoi domestici; il rispetto di questi cresceva per me tutti i giorni a misura delle distinzioni che il padrone mi usava; cominciavano a dirsi fra di loro in secreto:
      Miss Jenny sarà ben presto miledy Alderson
      ; credevano che Milord mi fosse seriamente attaccato; non sapevano essi che una persona può colle sue qualità sedurre lo spirito di un grande, senza interessare il suo cuore.


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
pagine 285

   





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