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      Se voi volete provarmi quell'amicizia di cui cercate assicurarmi, non vi ostinate a discoprire il soggetto delle mie pene, e lasciatemi la libertà di evitare delle questioni che ne raddoppiano l'amarezza."
      Parlando mi avvicinai verso l'uscita del parco, con disegno di ritirarmi; ma sir James trattenendomi:
      No,
      diss'egli "troppo mi costerebbe questa crudel libertà che mi domandate; voi non mi lascierete così, voi non mi priverete di un bene che avea perduto e che la fortuna mi ha reso; vi seguirò da per tutto, saprò quello che pretendete nascondermi; troppo vivo è l'interesse che mi sollecita a penetrare questo mistero. Se, a quel che voi dite, il vostro cuore non è in potere ad alcuno, per qual capriccio volete voi evitare un uomo di cui l'inclinazione vi è conosciuta? È l'amor mio che v'importuna, che v'infastidisce? Ebbene, tralascierò di parlarvene, chiuderò nell'animo mio i sentimenti che voi m'ispirate; ma almeno soffrite la mia presenza, trattatemi come un amico, come un fedele, come un ardente amico. Ah mia cara Jenny! da questo momento ne adotto il titolo, e giuro di adempire tutti i doveri."
      La conversazione tirava in lungo; forzata fui di sedermi per ascoltarlo. La vivacità delle sue espressioni e de' suoi movimenti raddoppiava il mio imbarazzo; egli mi pressò di parlare. Sentiva una repugnanza invincibile a discoprirgli la mia situazione, e vedeva l'impossibilità di nascondergliela per lungo tempo. Rivolsi gli occhi verso Lidy, che da me non si distaccava. I miei sguardi l'invitavano a rispondere per me; ella mi comprese, ed avvicinandosi al Baronet:


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
pagine 285

   





James Jenny Lidy Baronet