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      Non so quale mescolanza di avversione e di orgoglio mi portasse a rifiutare la di lui amicizia, e a desiderare ch'egli si allontanasse da me; le sue offerte non m'ispirarono alcuna riconoscenza; non mi sentiva penetrata dalle sue attenzioni l'aria di soddisfazione che brillava ne' di lui occhi, mi offendeva; la modestia, o la tristezza, sarebbe stata più conveniente allo stato mio. Se merita lode un cuor generoso che trova la sua dolcezza nel riparare le perdite di un amico, la merita ancor d'avvantaggio colui che soccorre affliggendosi, e lo benefica senza mortificarlo. Queste distinzioni sì delicate non si formano comunemente nel cuore degli uomini, condotti essi ordinariamente dalle passioni, accostumati a non pensar che a se stessi; i loro desideri, il loro proprio interesse, formano l'unico punto di vista delle loro attenzioni. Sir James mi amava, mi aveva perduta, mi ritrovava; un avvenimento gli offriva il piacere di rivedermi; che importa a lui che questo avvenimento sia tristo e doloroso per me? Riempiva le sue viste: ciò bastava a' suoi voti; avrebbe ei potuto non ne sentir della gioia, persuadendosi che il suo amore e la sua generosità potrebbero offrire dei mezzi avvantaggiosi ad una sventurata, costretta forse, a suo credere, a superare il rossore, e approfittare della di lui compassione?
      Ostinato a non lasciarmi senza sapere la mia dimora, egli mi forzò a confidargliela; ben presto parve ch'essa fosse divenuta la sua, sia per l'assiduità delle visite che mi faceva, sia per le lamentazioni sul luogo che non gli piaceva, sia per le reiterate sollecitazioni perché io cambiassi d'alloggio.


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
pagine 285

   





James