Pagina (96/285)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Accostumata dalla mia infanzia a lasciarmi condurre dai suoi consigli, a riguardarla come la sola persona che mi fosse di cuore attaccata, provai un vero dolore; non poteva sì facilmente risolvermi ad abbandonarla; avrei preferito vivere mediocremente con lei ad uno stato comodo che non potrei con essa dividere.
      Ma le sue rappresentazioni, le sue istanze, le sue preghiere medesime mi determinarono a non trascurare la protezione che mi veniva offerta. Mi rimaneva ancora qualche denaro, un vestiario ricco e completo, qualche gioia, qualche galanteria preziosa; contai lasciare alla mia cara Lidy la maggior e miglior parte di questi effetti. Gli appuntamenti che mi venivano proposti mi parevano considerabili e sufficienti, di maniera che sperava coi miei risparmi poter soccorrere Lidy, e diminuirle la dura necessità di vivere col lavoro delle sue mani. Occultai il mio disegno a sir James, ma non potei dissimulare in faccia di lui l'imbarazzo in cui era.
      Non si può guardare con indifferenza una persona a cui siamo sicuri di dover recar dispiacere; questa certezza ci fa provare una parte di quella pena ch'ei dee soffrire. Il martedì, giorno stabilito da monsieur Burnet, si rese egli a mezzogiorno alla mia abitazione, e mi trovò pronta a seguirlo. Caricò di tanti elogi la dama di cui divenir io doveva la compagna e l'amica, che Lidy sorpresa ascoltandolo gli domandò con trasporto il suo nome; rispose egli ch'ella chiamavasi lady Lindsey. Immaginatevi la mia sorpresa, madama, sentendo pronunciar questo nome; quella di cui monsieur Burnet aveva esagerata la bontà per me, era la madre di sir Harris, la più vicina parente di milord Alderson, e la sola persona ch'egli vedea con frequenza.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
pagine 285

   





Lidy Lidy James Burnet Lidy Lindsey Burnet Harris Alderson