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      Siccome un'inclinazione naturale fortificata dall'abitudine mi facea preferire il soggiorno della campagna a quello di Londra, sir James prese a pigione un'abitazione a Issington; colà furono stipulati gl'articoli del contratto; esaminati questi da Lidy, le parvero vantaggiosi per me; dopo averli soscritti, fui costretta a ricever de' doni considerabili; il Baronet non cessava di profondermeli, ma la sua impazienza uguagliava la sua liberalità. L'avvicinamento di un momento che mi faceva tremare, raddoppiava i suoi trasporti; si compiaceva nel vedermi pronta a compiere i di lui desideri, ed io soffriva senza saper il perché una tristezza interna, che mi faceva arrossire di me medesima; mi accusava in silenzio di stravagante, d'ingrata; il mio cuore mi rimproverava la mia freddezza, e non sapeva riscaldarmi. Ah! madama, la perspettiva di una fortuna non interessa come far potrebbe l'amore.
      La permissione ecclesiastica ottenuta da sir James ci lasciava la scelta del luogo per celebrar gli sponsali; era difficile di farlo nella mia stanza, senza che mistriss Mabel e le altre donne non ne fossero istruite; si convenne dunque fra noi di maritarci nella casa di un ministro ecclesiastico della conoscenza di sir James, e di renderci a Issington immediatamente dopo aver ricevuta la benedizione nuziale. Lidy ed il cameriere di sir James s'intesero insieme per il trasporto de' miei effetti; la giovine s'incaricò pure di prevenir sua sorella della nostra partenza, e di appagare la sua curiosità con una confidenza inventata.


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
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