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      Un primo impegno annullerebbe il secondo; forzata di accettare un debole compenso accordato dalla legge, legge che l'ingiustizia interpreta sovente a piacere dell'uomo ricco, dell'uomo possente, voi aggiungereste alla trista vostra avventura il rossore di una pubblicità più umiliante che l'affronto medesimo. Io non dubito della vostra buona fede; vi credo ingannata, e vi trovo degna di essere compianta; voi vivamente m'interessate. Abbandonatevi senza esitanza alla moglie di milord Danby; io vi offerisco un asilo, la mia protezione, i miei soccorsi, la mia amicizia: venite, la mia cara fanciulla, gettatevi nelle mie braccia; esse furono sempre aperte all'innocenza oppressa.
      A queste parole un movimento rapido e tenero ravvivò il mio cuore abbattuto: mi gettai ai piedi della Duchessa, afferrai le sue mani, e bagnandole delle mie lagrime:
      Come! voi, Madama, voi,
      le dissi "degnate compiangermi, proteggermi, offrirmi un asilo? Voi da cui non attendeva, da cui non aveva diritto di attendere che odio e disprezzo? Voi mi ricevete nelle vostre braccia, il vostro cuore generoso si apre ai gemiti di un'orfana sventurata; ah, voglia il cielo ricompensarvi per me."
      Ella mi strinse al seno "Cara Miss," dicendomi "acconsentite voi a lasciar questo luogo e venir a Londra con me?"
      Vi seguirò, Madama,
      ripresi "vi obbedirò; siete l'arbitra del mio destino."
      Affrettatevi,
      disse miledy Rutland a Lidy "unite prontamente gli effetti più preziosi di miss Jenny..."
      Nulla, nulla di tutto ciò,
      interruppi con vivacità "detesto i doni di quell'impostore; perdono, Miledy, egli è vostro sposo, ma non è degno di esserlo.


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
pagine 285

   





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