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      Una tavola delicata, un gioco moderato, della musica, e sovente dei balli attiravano una compagnia numerosa; il di lei carattere amabile, le grazie della sua persona, il suo spirito, la sua dolcezza la rendevano un oggetto degno di stima e d'ammirazione. Si affollavano intorno di lei gli adoratori; ella guardava tutti con indifferenza, e pareva determinata a non cambiare il nome ch'ella portava.
      Io non aveva bastante conoscenza del mondo; il di lui esteriore seducente non aveva ancora fatta impressione alcuna sopra di me; mi vidi tutto in un tempo in compagnia di una giovine a poco presso della mia età, circondata da una società numerosa, e brillante; entrata in questa carriera per me novella, fui dal principio per qualche tempo stordita; accostumandomi a poco a poco alla moltitudine, cominciai con meno ripugnanza a soffrirla. La memoria delle mie pene, interrotta dalla varietà degli oggetti, diminuivasi di giorno in giorno; due mesi di soggiorno in Londra scancellarono quasi totalmente le traccie delle mie sofferenze. Vennero un giorno ad avvertirmi, un'ora prima del solito, che Miledy desiderava ch'io passassi nel suo gabinetto; vi andai immediatamente.
      Voi mi avete sì sovente domandate delle nuove di mister Jennisson,
      mi diss'ella con un'aria ridente "che credo farvi cosa grata istruendovi del di lui ritorno."
      Le obbligazioni mie verso quell'ecclesiastico, da cui riconosceva il benessere mio attuale, mi fecero provare una gioia infinita, trovandomi a portata di rivederlo.
      L'amabile ministro


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Istoria di Miss Jenny
di Marie Jeanne Riccoboni
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Londra Miledy Jennisson