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      Et per questo egli medesimo chiamava i Fanciulli dicendo: Sinite parvulas venire ad me. Et in proposito di semplicità biasimevole si dipinge il Fagiano, il quale crede non esser veduto da altri quando esso hà nascosta la testa, &, che non può vedere, come raccontano molti. Et Ovidio nel VI. delle Metam.
     
      SONNO.
      HUOMO, corpolento, & grave, vestito di pelle di Tasso, stando sopra un letto di Papavero, & una Vite carica d'Uva matura gli farà ombra, & haverà una Grotta vicina, ove si veda un Zampollo d'Acqua.
     
      SONNO.
      UN Giovane, con l'Ali alle Spalle, & con un Corno, onde esca fumo nella man destra; sarà languido con due vesti, una bianca di sopra, che copra fino alla cintola, & l'altra di sotto nera, & lunga; nella sinistra mano terrà una verga.
      Perché il Sonno nell'oscurità della notte commodamente si fomenta, si dipinge con la veste nera, & con la bianca, perche l'uno, & l'altro tempo può servire a' bisognosi di esso.
      Il Corno, di cui esce il fumo, dimostra la cagione del Sonno essere i Vapori, i quali, salendo alla testa, lo cagionano, & per mezzo di esso si risolvono.
      La Verga si dipinge per lo costume antico, che diede à Mercurio la Verga con la quale dispensava a' mortali, ò il sonno, ò la morte, come i Poeti raccontano. Et Virgilio nel V. dell'Eneide, descrivendo il Sonno, che fece cadere Palinuro dalla nave nel Mare, dice, che portava un Ramo infuso, & bagnato nell'onde Stigie.
      L'Ali, & l'età giovanile dimostrano la velocità del sonno, & la piacevolezza dell'hore, che dormendo si spendono.


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Iconologia overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da Cesare Ripa
di Cesare Ripa
pagine 395

   





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