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      L'Elefante dal Pierio nel 2. lib. è posto per la Temperanza, perché, essendo assuefatto ad una certa quantità di cibo, non vuol mai passare il solito, prendendo solo tanto, quanto è sua usanza per cibarsi. Et à questo proposito Plutarco racconta, che in Siria, havendo un Servitore ordine dal suo Signore di dare una misura di biada il giorno ad uno Elefante, che haveva, il Sevitore per molti giorni fece stare detto animale solo con meza misura, & essendovi una volta presente il Padrone gli diede il servitore tutta la misura insieme, di, che lo Elefante avvedutosi divise in due parti l'orzo con la proboscide, & lasciatane una, mangiò l'altra secondo il suo ordinario, da che il Padrone venne in cognitione facilmente di quello, che era, prendendo sdegno dell'ingordigia del Servitore poco fedele, & maraviglia della Temperanza dell'Elefante molto continente.
     
      TEMPERANZA.
      BELLA Giovane, vestita di Tela d'argento, con Clamideta d'oro sopra la Testa, per acconciatura porterà una Testudine, nella destra mano un freno d'argento, & nella sinistra un Ovato, ove vi sia dipinto un paro di Ceste, con un motto, che dice, Virtutis instrumentum.
     
      TEMPERANZA.
      DONNA, di bello aspetto, co' Capelli lunghi, & biondi, nella destra mano terrà una Tenaglia con un ferro infocato, & nella sinistra un Vaso d'acqua, nel quale tempra quel Ferro ardente, & sarà vestita di Velluto rosso, con lacci d'oro.
     
      TEMPO.
      HUOMO, vecchio, vestito di Cangiante color vario, & diverso; sarà detto vestimento riccamente à Stelle, perche di tempo in tempo esse sono dominatrici alle cose corrottibili; sarà coronato di Rose, di Spighe, di Frutti, & di Tronchi secchi, come Rè, & Signore dell'Anno, & delle stagioni; starà à sedere sopra il Circolo del Zodiaco, perche la sua virtù è là su nel Cielo altamente collocata, & misurando à noi i moti del Sole, & de gli altri Pianeti ci distingue, & estingue i Mesi, gli Anni, & l'Età; terrà uno Specchio forbito in mano, il quale ci fà conoscere, che del tempo solo il presente si vede, & hà l'essere, il quale per ancora è tanto breve, & incerto, che non avanza la falsa imagine dello Specchio.


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Iconologia overo descrittione dell'imagini universali cavate dall'antichità et da altri luoghi da Cesare Ripa
di Cesare Ripa
pagine 395

   





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