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      L'istesso a proportione si dica de gli animali, &c.
      6. Alla sesta, che non siate restato mai ben capace di questa trasmutation sustantiale, io non sò che farvi, sò benissimo che pienamente da Peripatetici vien dichiarata, e dimostrata ancora con esperienze e con ragioni. Di gratia, dichiaratela voi in altro modo; e dovete assolutamente farlo, perche chi scrive contra alcuna positione, ò pretende dar nove dottrine contra l'antiche, non basta che dica, quelle non sono buone, io non l'intendo, ma con ragioni mostrar, ove pecchino, e poi con fondamenti più saldi produr le nove. Io per me vi confesso, che mi par talmente necessario, che nelle predette trasmutationi sustantiali niente della precedente materia, ò composto resti, che sia inintelligibile, e repugnante il contrario. Nella corruttione del legno, che si converte in fiamme, ditemi per cortesia, che cosa resta nelle fiamme del legno precedente? che cosa resta di fuoco nel cenere? di huomo ne i vermi? di terra nell'aria? e così di tutte l'altre cose che si corrompono, eccetto che un primo commune informe subietto, principio materiale à tutte le cose generabili, da cui debbano prodursi, già che il farsi del niente eccede il natural potere. Che voi non habbiate per impossibile, un corpo rappresentarvisi sotto varij aspetti differenti assai per semplice trasposition di parti, senza corruttione, ò generatione, e che simili metamorfosi si veggano tutto il giorno. Se non parlate di mascherate over di mutationi favolose di Proteo, in sogno però, ò di stravestimenti di Mercurio, di inorpellamenti, ò incrostature, io per me non ne veggo, non ne hò viste, ne credo da vederne mai.


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Esercitazioni filosofiche
di Antonio Rocco
Appresso Francesco Baba Venezia
1633 pagine 230

   





Peripatetici Proteo Mercurio