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      La constitutione nell'eccentrico del Sole quasi di una cipolla, credo che si habbia da riferir all'opinion di Simplicio, la quale, non essendo accettata da voi, si potrebbe intender reietta: pur se anco questo è pensier vostro, è bello e capriccioso come gli altri: ma altro è dirlo o imaginarlo, altro è farlo credibile, ò scibile.
      10. Dite, per stabilimento delle vostre positioni, che essendo questa disputa non di qualche punto di legge, ò di altri studi umani, ma di conclusioni naturali, e necessarie, non gli val l'arbitrio humano, non sottigliezza d'ingegno, &c. Ed io dico che in ogni controversia una sola è la verità; & in questa presente, per esser di cose naturali, ma remotissime in mille maniere da noi, e dalla nostra conoscenza, la sua risolutione è più incerta e più intrigata che gli enimmi della Sfinge Tebana; in modo che l'asserirne per indubitato (eccetto alcune cose communissime, come che i Cieli sien quanti, visibili, le stelle lucide, lucidissimo il Sole &c.) è più tosto specie d'indovinare, che di Filosofare; salvo se non staremo ne gli universali, che all'hora se ne potrà haver cognitione probabile, nel modo appunto che ce la dà Aristotile. Anzi, nelle materie più difficili, chi ha più bell'ingegno fa apparir i Cieli à suo modo, non potendo alcuno mostrargli con evidenza l'opposito. Et io hò sentito un galant'huomo, che in nobil congresso di litterati, si prese a difender per scherzo, il Cielo esser composto di latte, e lo fece (mercè del suo nobil ingegno) egregiamente, e rispose anco a fortissimi argomenti, senza assurdi notabili, e senza veruna contradizzione.


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Esercitazioni filosofiche
di Antonio Rocco
Appresso Francesco Baba Venezia
1633 pagine 230

   





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