Pagina (93/230)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Or ditemi, qual certa e distinta cognitione visiva nella distanza di cento miglia potete haver voi delle cose che ivi si trovano? ditelo pur sinceramente. Io, quanto a me, e gli huomini anco di acutissima vista, non discernono appena le gran montagne. E se in verità secondo le vostre asserzioni i Cieli, e massimamente il Sole, anco col vantaggio del Telescopio, è lontano migliaia di miglia, che giudizio ne potrete dar voi? Se con reale evidenza mostrarete quel che pretendete di fare, ruinerà in questa parte la dottrina peripatetica, riformarete anco i cervelli de gli huomini, la cui genial forma è l'evidenza del vero. Sì che non aguzzeranno le penne contra di voi, ne metteranno in dispreggio i vostri scritti; ma più tosto, convinti dalla forza invincibile della verità, ergeranno a voi altari di gloria entro i lor cuori; le loro lingue saranno trombe sonore della vostra fama, e quasi novello Atlante sarete tenuto unico e singolar sostegno della cadente Filosofia celeste.
      14. Che i Cieli fussero più perfetti se fussero corruttibili, con l'essempio della terra, che per questa cagione è utile, producitrice di frutti &c. (Lasciando d'improverarvi di novo, che poco fà non volevi alcuna vera corruttione sustantiale nel Mondo, & adesso ponete non solo corruttibili gli elementi, ma anco i cieli), vi rispondo che le perfettioni delle cose hanno proportione con la natura di esse, à cui devono conformarsi, di modo che tal attributo è convenevole e perfettivo di tal supposto, che ad un altro disconverrebbe; come all'huomo l'esser ragionevole, che al cavallo ripugna, per l'incompossibilità delle forme diverse.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Esercitazioni filosofiche
di Antonio Rocco
Appresso Francesco Baba Venezia
1633 pagine 230

   





Cieli Sole Telescopio Atlante Filosofia Cieli Lasciando Mondo