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      7. La settima è il rispondersi reciprocamente non meno all'offese che ai favori; perche sì come la Luna è ecclissata dall'ombra della Terra, così la Terra resta oscura per la interposition della Luna frà la Terra & il Sole.
      8. In oltre, con longo discorso intendete provare che la Luna sia scabra & ineguale, acciò possa à noi riflettere il lume del Sole; perciò che dall'esser tersa, e pulita non si può fare questa riflessione per ogni parte: anzi, che da un luogo solo si riflette l'imagine del corpo luminoso, e dall'aspro, & ineguale si riflette egualmente per tutto. L'essempio è del muro, e del specchio, quello rende i raggi, & i lumi solari per tutto, e questo da una sola parte mostra l'istesso Sole, nel resto si mostra oscuro. Onde, vedendo noi tutta la Luna illuminata, non deve stimarsi liscia e tersa come un specchio, ma scabra & aspra come un muro, ò come la Terra. Alche si aggiunge, che il riflesso del specchio è grande quanto il lume dell'istesso Sole, anzi come il Sole medesimo; e quel del muro è debile e tolerabile, come quel della Luna: è dunque ella inequale, & aspra, non tersa e pulita.
      9. Soggiungete che nel corpo sferico terso si fa picciola, e quasi impercettibile reflessione, per esser una minimissima particella di tutta la superficie sferica quella, l'inclination della quale ripercuote il raggio al luogo particolare dell'occhio; onde minima convien che sia la parte della superficie sferica che all'occhio si mostra risplendente, rappresentandosi tutto il rimanente oscuro.


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Esercitazioni filosofiche
di Antonio Rocco
Appresso Francesco Baba Venezia
1633 pagine 230

   





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