Pagina (213/230)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E se vi ha parte, essendo il moto di Marte diverso & in due anni (come volete ancor voi), in qual guisa si accorda con l'annuo? ò in qual modo fa circa ciò il suo officio? ò per qual cagione ne è esente? o perche voi nel dite? Direte forse, che Marte non ha da far niente; ma se ciò sia vero, à chi rimira bene la vostra figura, sarà necessario dire, che il Ciel di Marte non sia corpo, ma una sola superficie; e così havremo superficie separate, esistenti a guisa di sostanze, e le vostre Matematiche non saranno di cose astratte, ma indifferenti dalle naturali; & gli accidenti saranno soli, separati dalle sostanze mobili, e parti principali del Mondo, e se liberate Marte da questa pena, sarete forzato ciò imputar à Giove ò à Saturno, overo al vostro orbe magno. Ne voglio lasciar intatto un punto importantissimo, & di gran conseguenza, cioè che i Cieli, posti da voi rari e cedenti (mi occorre spesso far mentione di queste vostre pretesse qualità celesti, perche sono in gran parte per base o per colonne, sì che sarò scusato se tal hora appaiono i discorsi tediosi, e molesti), non solo non possino rapirsi, ma ne meno haver moti, e natura diversa: già (pur come è stato detto) essendo di tali conditioni, diventano misti, & convengono in un moto medesimo indistinto, se ben forse confuso. Così intraviene all'aria, & a i venti; alle nubbi, & alle procelle. & in somma à tutti i corpi flussibili, rari, e cedenti; e così saria impossibile dar varij moti al Cielo; ne anco ammetter Cieli diversi, onde l'altre vostre consequenze e positioni periscono.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Esercitazioni filosofiche
di Antonio Rocco
Appresso Francesco Baba Venezia
1633 pagine 230

   





Marte Marte Ciel Marte Matematiche Mondo Marte Giove Saturno Cieli Cielo Cieli