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      2. Ma quì doviamo attentamente notare, come rigirandosi un cerchio intorno al proprio centro, qualsivoglia parte di esso convien moversi in diversi tempi di moti contrarij, il che è manifesto considerando, che mentre le parti della circonferenza intorno al punto D. si movono verso la sinistra cioè verso E. le opposte, che sono intorno all'F. acquistano verso la destra, cioè verso G. talche quando le parti D. saranno in F. il moto loro sarà contrario à quello, che era prima, quando era in D.In oltre, nell'istesso tempo, che le parti E. discendono, per così dire, verso F. Le G. assendono(17) verso D. Stante dunque tal contrarietà di moti nelle parti della superficie terrestre, mentre che ella si raggira intorno al proprio centro è forza che, nell'accoppiar questo moto diurno coll'altro annuo, risulti un moto assoluto per le parti di essa superficie terrestre, hora accelerato assai & ora altre tanto ritardato. Il che è manifesto considerando prima la parte intorno à D. il cui moto assoluto sarà velocissimo, come quello, che nasce da due moti fatti verso la medesima banda, cioè verso la sinistra: il primo de' quali è parte del moto annuo, commune à tutte le parti del globo, l'altro è dell'istesso punto D. portato pur verso la sinistra dalla vertigine diurna, talche in questo caso il moto diurno accresce, & accelera il moto annuo; l'opposito di che accade alla parte opposta F. la quale, mentre dal commune moto annuo è portata, insieme con tutto il globo verso la sinistra, vien dalla conversion diurna portata ancor verso la destra; talche il moto diurno viene à detrar all'annuo; per lo che il movimento assoluto, resultante dal componimento di amendue ne riman ritardato assai.


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Esercitazioni filosofiche
di Antonio Rocco
Appresso Francesco Baba Venezia
1633 pagine 230

   





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