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      Mi esplico. Se un corpo fluido, come di acqua, ò di nubi, fusse per regolata linea, ò retta, ò circolare, portato; potrebbe senza dubio non variando il regolato viaggio, ricevere varie agitationi, & ondegiamenti nelle parti; come se il mare tutto portato in giro per linea regolare ondeggiasse; e forse quì volete battere voi. Ma ciò non vi è di refugio. Prima, perche se tutte le parti (come dite della terra) si movessero difforme, & irregolarmente, tutte tutte, uscirrebbon del segno, e vi toccherebbe à dire e mostrare quel tutto senza parti, che havesse altro moto distinto da loro. Ma il mio essempio caderebbe di alcune, che non variassero notabilmente sito e velocità, anzi con proportionata alternativa l'una ricompensasse il mancamento dell'altra, nel modo, che possiam dire, un bracciale dà pallone esser rotondo, con le sue parti ineguali per la proportione; ma se tutte fussero inequali, & irregolari, ogni uniformità e regolarità si leverebbe. L'altra, che se ben questo; ch'io dico habbia partial verità ne i corpi fluidi, per esser le parti divisibili, e mobili distintamente, (già chi move un poco d'acqua nel mare, non è necessario, ne possibile, che la commova tutta). Ma ne i corpi solidi, duri, e continuati, e resistenti, qual'è la terra, quelche dite è assolutamente falso e chimerico. Chi ha visto mai volger da una parte una macina da molino, over una ruota di orlogio, di carrozza ò di altro, e che l'altre parti non si sian mosse? e chi ha visto ritenerne, ò ritardarne una parte, che non si sia fermata tutta tutta la ruota, se pur non si è rotta in pezzi, Veniamo anco à gli altri essempi, che si assomigliano naturalmente alle vostre positioni.


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Esercitazioni filosofiche
di Antonio Rocco
Appresso Francesco Baba Venezia
1633 pagine 230