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      E cosa vi è di più piacevole del potere, appena giunti, provvedersi in poche ore tutto quello di cui si ha bisogno, mentre altri viaggiatori in Germania vi sciupano spesso intorno dei mesi, per avere alla fine degli oggetti che non corrispondono allo scopo? Infatti chi ha in Germania esperienza in cose simili? Contrariamente all’opinione del sig. Kaltbrunner, il quale pone come «règle générale» che «il faut bien se garder d’emporter avec soi ce qu’on peut se procurer tout aussi bien à destination ou au port de débarquement», io vorrei raccomandare a tutti i viaggiatori di compiere il loro equipaggiamento piuttosto in Europa, a loro agio, che su lido straniero. Se si trattasse di fare un viaggio in America, in Asia od in Australia, allora il sig. Kaltbrunner potrebbe forse aver ragione, perchè a Nuova York e a Rio de Janeiro, a Melbourne e Sydney, a Calcutta e Scianghai si può avere ogni cosa, come nelle nostre grandi città ed a prezzi quasi eguali. E pure io consiglierei sempre, ai viaggiatori che si propongono questi continenti a scopo dei loro studi, di acquistare in Europa diversi oggetti, per es. gli strumenti. Il viaggiatore non ne soffrirà punto disagio. Se il bagaglio non è voluminoso, può disporre egli stesso; se poi i colli sono molti, li consegna ad uno speditore, che avrà cura di farglieli avere a destinazione. In ogni caso, col portarsi il proprio bagaglio da casa, sfugge al dispiacere di trovarsi delle volte in serio imbarazzo. Nel mio ultimo viaggio, p. es., tenevo per fermo che avrei potuto procurarmi le casse per l’acqua a Valetta.


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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano
1913 pagine 310

   





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