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      Oltracciò, ghermiscono colla bocca armata di buoni denti, appena alcuno loro si accosti. Per i piccoli animali sono perciò pericolose, potendo correre con bastante velocità. La «Dubechse» è anche interessante perchè, quantunque piuttosto grande, vive nonostante senz’acqua, poichè, sebbene si cibi di sorci, cavallette, camaleonti e simili, e con questo alimento assorba una certa dose di umidità, pure di solito si trattiene in luoghi lontani dai giardini, per lo più nelle fenditure di rocce inaccessibili, dove non giunge che qualche acquazzone di tempo in tempo.
      Il resto degli animali è rappresentato da serpenti, anche vipere cornute, piccole lucertole, camaleonti, scarabei, mosche, tafani, vespe (non vi sono api da miele) e numerosi ragni interessantissimi - tutti animali che possono fare senza dell’acqua per lungo tempo.
      Gli abitanti dell’oasi si dividono in Arabi e Berberi, i quali sono in parte mescolati con altri elementi. Il numero totale di essi potrebbe fissarsi a 6000 anime. Oltre alle due stirpi dominanti, gli Arabi ed i Berberi, dobbiamo tener conto, tra i primi, anche dei Sciürfa (plurale di Scerif, ossia discendente di Maometto), mentre i Fezasna non formano che un elemento temporaneo ed i numerosi schiavi sono reclutati da tutti i paesi dell’Africa centrale settentrionale.
      L’ordine più elevato nella popolazione è quello degli Sciürfa, che abitano esclusivamente in Uadan. Essi pretendono di essere originari di Uezan nel Marocco, ed è regola generale in tutta l’Africa settentrionale che più uno viene da lontano, «from far west», più è di nascita illustre.


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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano
1913 pagine 310

   





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