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      Il denaro che va per le mani di tutti in Zella, come nelle rimanenti oasi della Tripolitania, non è abbondante. È da notarsi però che, oltre ai talleri di Maria Teresa, di 25 piastre, corre qui anche un’altra moneta austriaca, la cui apparizione in questo punto dell’Africa mi recò non poca meraviglia, in quanto che non le si annette alcun valore nè a Tripoli, nè a Bengasi.
      Strano ed inesplicabile è già, e nessuno sinora ha saputo renderne ragione scusatamente, perchè appunto il tallero di Maria Teresa dell’anno 1780 siasi naturalizzato con poco meno che incontrastata predominanza sull’intiera costa nord-orientale dell’Africa, sin presso al 6° di lat. settentrionale. Però causa di più grande meraviglia si è che quasi sotto i nostri occhi sia venuta in voga improvvisamente nella regione delle Sirti ed in queste oasi un’altra moneta austriaca, e, quel che è peggio, uno spezzato di cattiva lega, il così detto «Sechser», ossia moneta da 6 kreuzer. Queste monete, a cui si è dato il nome di Ssifrit, valgono 2 piastre (quindi circa 50 cent.). Che sia forse stato l’arciduca austriaco Ludovico Salvatore l’origine dell’importazione di queste monete? Ha forse l’augusto viaggiatore nel suo viaggio alle Sirti dati questi spiccioli come «backscich»?
      Quand’anche i Zellensi non sembrino superiori agli altri nel loro fervore per le cerimonie e le formalità della loro religione, io per me sono d’opinione che, appunto per questo motivo, siano da ascriversi tra i migliori, i più sinceri e i più onesti abitanti del Sahara.


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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano
1913 pagine 310

   





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