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      Interessanti in quest’oasi sono le miniere di zolfo, e tutta la regione che di qui si estende verso il nord sino al Mediterraneo ne abbonda. La miniera chiamata «Hofrat el-.Kibrit» giace, secondo il dott. Stecker, che si recò a visitarla, alla distanza di circa 20 chilometri dal nostro accampamento verso sud-est. I campioni riportati dal mio compagno contenevano, senza dubbio, dello zolfo, ma in fondo nulla più di quello che altre miniere scoperte in altre circostanze. È possibile del resto che la guida a bella posta si guardasse bene dal condurre il dott. Stecker alle miniere più doviziose. Le note miniere di zolfo che Mehemet Ali Pascià d'Egitto fece scavare a suo tempo e che poscia servirono di tema ad una discussione tra un intraprenditore francese ed il governo turco, giacciono più vicino alla costa; nonostante, ho voluto richiamare l’attenzione degli speculatori su questo tesoro ancora intatto.
      Lasciammo Abu Naim il 26 di marzo e ci avvicinammo sempre più, dirigendoci quasi in diretta linea verso levante, alla strada percorsa da Beurmann ed Hornemann, che s’incrocia colla nostra nelle vicinanze di Gibbena. Partiti da Gibbena e volgendo il viso a ponente, il primo seguì la strada maestra settentrionale che passa per Marade, mentre l’altro andò diritto per quella che mena a Murzuc per Temissa. La nostra marcia fu assai faticosa, perchè avemmo più volte a valicare delle dune ed a lottare con un tempo procelloso. Finalmente, i 29 ponemmo il piede nell’oasi di Gibbena o Gibbene, così pittorescamente situata.


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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano
1913 pagine 310

   





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