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      Già da lontano eravamo rimasti grandemente sorpresi del numero e del rigoglioso sviluppo delle stupende acacie Talha. Dinanzi al villaggio era adunato un gran Migeles, e noi intanto fummo acquartierati in una spaziosa capanna che aveva due compartimenti ed apparteneva ad un Suia vecchissimo, il quale confessava di essere stato un assassino da strada per tutta la vita ed ora era il più ricco possidente del villaggio; aveva due bei giardini e la parte posteriore della nostra capanna dava in un cortile, dove si ergeva la sua abitazione fabbricata di pietre.
      Il primo pensiero fu quello di procurarci dei viveri, farina, burro, ecc., e di torre in prestito del vasellame, per poter di nuovo prepararci da noi il nostro pranzo; non per questo il nostro ospite cessò dal fornirci di datteri freschi, che anche gli altri abitanti del villaggio ci recavano, salutandoci cortesemente. Intanto gli oggetti rubati erano stati in parte restituiti.
      Vi fu un momento però in cui tutto parve doversi di nuovo decidere a nostro svantaggio, ai 15 e 16 settembre essendosi tenuta una grande adunanza del Consiglio, ad istigazione degli Uled Bu Guetin ed Ait Gaderroha. La sera del 16 settembre, però, accadde un rivolgimento di grande importanza: era venuto nella Zauia da Giarabub un certo Sidi Hussein, un Chuan assai stimato, con ordini espressi di Sidi el-Madhi, il capo supremo degli Snussi, ordini intesi non solo ad accoglierci amichevolmente, ma ad ospitarci nel miglior modo possibile. Come sia avvenuto che in Giarabub abbiano presa una tale determinazione; se lo Scich degli Snussi abbia creduto miglior partito di rallentare l’odio contro i Cristiani o se una lettera del governo di Bengasi o forse un rapporto di Sidi Abd er-Rahim (98) di Bengasi, in cui si esponeva lo scopo meramente scientifico della spedizione, vi abbiano contribuito, se tutto ciò abbia dato occasione a questo cangiamento nello stato delle cose io non saprei dirlo: il fatto si è che ordini erano giunti in Kufra di riceverci con ogni dimostrazione di amicizia.


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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano
1913 pagine 310

   





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