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      Erbehna dovrebbe essere identica coll’Arbat segnata sul N.o 1 della carta in dieci fogli (118). Ci venne magnificata la ricchezza delle gazzelle nell’oasi, il che è facilmente possibile, facendovi tanto i Tebu, quanto gli Arabi brevissimo soggiorno.
      Venendo ora a parlare degli abitanti, io non esito a dichiarare che Kufra, secondo me, serviva anticamente di residenza alla tribù dei Garamanti. Gli edifici scoperti in Buseima fanno supporre un popolo assai più antico di quel che siano i recenti Tebu o Teda. E, quasi a dimostrare la mia asserzione, in una passeggiata al sud di Boema, trovai una punta di giavellotto di pietra focaia maravigliosamente lavorata, che sfortunatamente andò perduta nel saccheggio.
      Con nostro sommo dispiacere non potemmo procurarci alcuna informazione sui Tebu, a causa della nostra sfavorevole posizione in Kufra. I Suia a questo riguardo non lasciarono trapelare nulla, cosicchè non arrivai a sapere se i Tebu vengono solo temporaneamente ad Erbenha e Kebabo, o se si erano stabiliti di nuovo in qualche punto di queste oasi. Del resto non vi sono in Kufra colonie stabili, se ne togli Zauia el-Istat e Giof nell’oasi di Kebabo. Giof è di origine affatto recente ed ha tutto al più una popolazione di 200 anime. Ma il forte aumento nel numero degli alberi, il paese abbondantemente fornito di ogni ben di Dio, l’aria salubre faranno sì che il numero degli abitanti sarà presto raddoppiato. Tutto sommato, non dimorano in Kufra, compresi gli schiavi, che poco più di 700 individui, una popolazione assai scarsa, considerando la vastità del paese.


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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano
1913 pagine 310

   





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