Pagina (269/310)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Alla Mecca fu prima l’allievo, poi il successore indicato dallo sceicco Ahmed ben Edris. Appena che questi, morente, gli ebbe affidato i suoi pieni poteri, egl’incominciò la sua propaganda con un viaggio all’Iemen; ma, disanimato dal poco successo delle sue prime predicazioni nel sud-ovest dell’Arabia, presso gli Ibâdija e gli altri scismatici che dovevano nullameno cedere, più tardi, dinanzi la tenacia dei suoi discepoli, ritornò alla Mecca, s’accinse a convertire una scelta di pellegrini ortodossi della Berberia ed a far loro accettare la tarîqa mohammedîja o «via di Mohammed» (Maometto). È in tal modo che il novatore chiamò egli stesso la religione sorta dal sciadhelismo riformato, che aveva distillato tanto dal corano e dall’opera dei suoi commentatori, quanto dalle sue proprie meditazioni, e ch’egli presentava ai suoi allievi come il vero e puro islâm, sciolto da tutte le credenze e da tutte le pratiche parassite che i teologi avevano innestato, durante dodici secoli, sul fondo della dottrina del gran profeta degli Arabi. - In seguito, ed è un fatto notevole da constatare, il nome della setta fu cambiato, almeno in pratica, ed ora è tarîqat es-senûssija, o «via snussiana», detta la dottrina di Sidi Mohammed BenAli es-Snûssî.
      Questa religione, che tale può dirsi lo Snussismo al pari di altri culti riformati, per es. il sintoismo ed il luteranesimo, sin da principio si distinse per la sua intransigenza e le sue pretese assolutiste; perciò incontrò un’opposizione severa da parte delle sommità del clero ortodosso, tanto alla Mecca, quanto al Cairo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano
1913 pagine 310

   





Mecca Ahmed Edris Iemen Arabia Ibâdija Mecca Berberia Mohammed Maometto Arabi Sidi Mohammed Ben Ali Snussismo Mecca Cairo