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      Pei Snūssīja tutt’i mezzi e tutti gli ausiliarī sono buoni quando vogliono giungere ai loro fini; si videro persino quei rigoristi puritani non sdegnare di ricorrere all’arte ed alle seduzioni di cortigiane, incaricate da essi di missioni politiche, lą ove altri emissari non erano riusciti.
      La confraternita amministra pure essa stessa la giustizia, in conformitą dei trattati di giurisprudenza lasciati dal suo fondatore. Ben si comprende come una tal cosa formi leva potente tra le sue mani, giacchč, quando l’arbitro della coscienza č nello stesso tempo giudice civile e criminale, sarebbe assai audace chi cercasse di ribellarvisi. E cosģ, nella provincia di Bengasi, sotto il regime turco, l’influenza della confraternita ottenne il sorprendente risultato dell’abbandono in suo favore dell’esercizio della giustizia.
      Le locuzioni e gli usi popolari rispecchiano ingenuamente lo stato d’animo di una nazione. In tutto il quarto nord-est dell’Africa (Egitto eccettuato) i musulmani giurano ora per: el-haqq Sīdi es-Snūssī, «pel diritto, per la veritą di Sīdi es-Snūssī»).
      Modesta quando le circostanze ve l’obbligano, la confraternita rialza fieramente il capo lą ove si sente padrona del campo. Molto tempo prima d’aver raggiunto la potenza imponente che constatiamo oggi, quand’essa era ancora nella fase d’incubazione (1861), essa ebbe l’ardire di scomunicare un commendatore dei credenti, S. A. ’Abd el-Megīd, sultano di Costantinopoli, che, sprezzando la sua importanza nascente, aveva osato di deviare dalla via che essa gli tracciava.


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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano
1913 pagine 310

   





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