(G. C.)
      55 Gef-gef chiamasi il terreno disseccato di Sebcha ossia di palude salmastra.  (G. C.).
      56 Plinius, V. C.
      57 Vedi anche «Zeitschrift für Erdkunde», 1879, pag. 139: Die Oase Djofra.
      58 Sokna stessa 268 m., Gebel Filghi 453 m., Honi 212 m., Uadan 210 m. Garat Tsciaush 420 m., Gebel Fergiani 301 m., Ain Hammam 232 m.
      59 Duveyrier, pag. 79.
      60 «Petermann’s Mittheilungen», 1855, pag. 250, nella nota a piedi della pagna.
      61 Il nome Bu-Dabus (così lo pronunciano gli Europei e gli Arabi) viene dalla parola araba «Dharba», colpo. Bu Dharba significherebbe perciò: padre del colpo. Colpo è usato infatti anche da noi per svenimento.
      62 «Ausland», 1880, pag. 19.
      63 Le pecore in Giofra hanno ancora della lana; la perdono però nelle oasi meridionali o si coprono invece dl peli, che è un involucro più fresco.
      64 1 piastra vale 25 centesimi.
      65 Le cose cambiarono, quantunque di poco, coll’instaurarsi del nuovo regime; non possiamo prevedere quali criteri si seguiranno dopo l’avvenuta annessione del paese all’Italia.  (G. C.).
      66 Ad eccezione dei Zanzibari, che, se non erro, sono Hanbtalsii.
      67 Vogel dà per Sokna 2500 anime, Lyon 2000, Denham più di 3000 e Nachtigal circa 3000.
      68 Asta pubblica.
      69
      70 Nel saccheggio sofferto a Kufra andarono disgraziatamente perduti gl’interi miei vocabolari ed una grammatica, al pari di molti altri documenti e appunti raccolti.
      71 Gerusalemme.
      72 Questi corrieri percorrono distanze incredibili in brevissimo tempo, almeno 100 chilometri entro le 24 ore.