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      Epperciò più probabile mi sembra, che tutti i midollari, e nervei filamenti colle loro estremità vadino a formare il particolar intreccio, che si osserva nel midollo oblongato, sotto il ponte di Varolio, e nelle prominenze bigemine, e che quindi le fibre midollari, e massimamente quelle comprese nei pedoncoli del cervello si portino a formare le diverse parti nel modo, che si è altrove descritto, e come in tutti gl’animali si osserva, avuto riguardo alla diversità delle configurazioni, che prendono.
      Non mi pare, che le fibre midollari provvenienti dalle prominenze piramidali s’incroccino traversando il ponte di Varolio per andare ai peduncoli degl’emisferi, nè che si gonfino nel traversare i talami ottici, stante che si vedono piuttosto passar direttamente sotto questi, e seguitare il loro corso nel modo descritto. Egli è pero certo, che tanto sotto la protuberanza anullare, che nei talami, come si può rilevare dalle figure vi è frammischiata molta sostanza cinerea, che serve ad isolare le midollari fibre, che vengono dalle diverse parti degl’emisferi, e massime le estremità dei nervi ottici, che vi si riferiscono. Son parimente d’opinione, che nè il corpo calloso, nè il setto lucido, nè la volta e le sue appendici si debbano considerare come semplici commessure, e soltanto per commessure si possono avere quelle fibre del corpo calloso, che passano da’ un lato all’altro. La commessura poi anteriore pare destinata a mantenere la comunicazione tra le radici dei due nervi olfattori, e la posteriore tra le origini dei nervi ottici; ma i strati di fibre transversali del ponte di Varolio non fanno certamente le veci di commessura.


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Saggio sopra la vera struttura del cervello dell'uomo e degli animali e sopra le funzioni del sistema nervoso
di Luigi Rolando
pagine 78

   





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