Pagina (349/502)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      .. Ho perduto l'uomo impareggiabile! Ed è molto crudele che la sua morte non ha giovato menomamente al nostro paese!... Ei non prevedeva; ma io sí, e glielo dissi l'ultimo giorno, ma il povero Carlo era afferrato, non poteva piú ragionare... Saprete tutte le sevizie che mi sono state usate... Oh come era illuso il povero Carlo su tutto!... Le voci, che corrono qui ora, sono che Carlo vive; ma io nol credo... Alle volte mi balena il pensiero che forse ei voglia provarmi e vedere se era vera la sua convinzione che anche la sua morte mi avrebbe giovato...»
      Tornata nella sua casa, questa divenne — col progressivo normalizzarsi della situazione genovese — luogo di riunione degli amici di Pisacane, e in genere dei mazziniani e dei fuorusciti napoletani. Enrichetta, nel perpetuo va e vieni degli amici, che in quelle stanze si recavano (notava la polizia) «come se vi fosse la tomba di Pisacane», riusciva a stordirsi se non a trovar distrazione. Ma non piacque la cosa alle autorità piemontesi; ed ecco lo sfratto da Genova! La poveretta vi si oppose fin che poté, accampando tutti i pretesti possibili, e principalmente la delicata salute di Silvia; ma dopo che nel gennaio '58, nel corso di una nuova perquisizione, le si rinvenne una lettera firmata Mazzini, il provvedimento non fu piú revocabile.(365) Nell'aprile '58 dové dunque trasferirsi a Torino, sempre sorvegliatissima:(366) quanto piú sola, nella capitale, e quanto piú morto, ivi, e dimenticato dovea sembrarle il suo Carlo! La polizia attestava come essa vivesse ritiratissima, poco frequentata dagli emigrati, «anzi poco curata, e generalmente disprezzata pe' suoi antecedenti poco morali sebbene l'amica da lunghi anni di colui che viene portato alle stelle dai Mazziniani».


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Carlo Pisacane nel Risorgimento italiano
di Nello Rosselli
pagine 502

   





Carlo Carlo Carlo Pisacane Pisacane Genova Silvia Mazzini Torino Carlo Mazziniani