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      Off., F. O., 70 , 293). La versione, infondata, della duplice visita venne piú tardi ripetuta da FOSCHINI, op. cit., 38.
      (279) Non mi si giudichi pedante se, a tranquillizzare il lettore piú scrupoloso, assicuro di aver ricavato la notizia del tempo bello regnante a Napoli il 16 giugno dal Bollettino meteorologico, stampato sul Giornale del Regno delle Due Sicilie, 25 giugno 1857!
      (280) Scriveva Fanelli a P., 26 marzo '57: «La mia posizione di latitante non mi permette tutto quello che vorrei. Non so se potrò giungere sino a vostro fratello, ma cercherò».
      (281) Alle nuove possibilità presentatesi ai rivoluzionari di Genova la sera del 9 di giugno accenna Pilo (a Fabrizi, 16 giugno '57).
      (282) Il governo piemontese era stato ripetutamente ammonito da quello francese di stare in guardia contro un'imminente insurrezione che sarebbe scoppiata a Genova; da Torino si era risposto che si era pronti a tutto e che la polizia di Genova vegliava. Ma se vien voglia di dire che questa chiuse un occhio sui preparativi dell'insurrezione locale, forza è concludere che li chiuse tutti e due sui preparativi della spedizione. Proprio il 10 giugno '57, ad es., l'Intendente di Genova tranquillizzava il Ministro dell'Interno cosí: «lo scrivente si pregia di partecipare... non apparire alcun indizio che vogliasi qui tentare qualche movimento insurrezionale, né, da indagini fatte, risulta che Mazzini sia nascosto in Genova». (Archivio di Stato, Torino, Materie politiche interne in genere, m. 17). E il governo francese seguitava a sequestrare lettere di Mazzini da Genova!


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Carlo Pisacane nel Risorgimento italiano
di Nello Rosselli
pagine 502

   





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