Pagina (460/502)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      L'Inghilterra, infatti, pretese riparazioni da Napoli per la illegale detenzione dei macchinisti inglesi del Cagliari. La questione, che dette la stura a numerosissime pubblicazioni politiche e giuridiche, ufficiali e non ufficiali, si chiuse poi con la sconfitta della tesi napoletana. — Quanto al Cagliari, nell'ottobre 1860 Garibaldi dittatore assegnava alla Soc. Rubattino, che n'era l'armatrice, un'indennità di 450.000 franchi.
      (342) La rapida azione svolta dalle autorità borboniche per schiacciare la tentata insurrezione, conferma che a Napoli una impresa del genere era attesa da tempo. Da ogni parte d'Italia (e segnatamente da Genova) affluivano in quei giorni nella capitale borbonica notizie atte a facilitare e rendere piú efficiente la repressione (si ricevevano perfino notizie da Londra su spedizioni di armi per l'Italia in partenza dalle fabbriche inglesi... Arch. di Stato, Napoli, Min. di Pol., f. 550). I dispacci del Console inglese a Palermo (4, 11 luglio) dimostrano che il governo borbonico aveva da tempo preso le sue precauzioni (Rec. Off., F. O., 70 , 291). Quanto allo spionaggio esercitato a Genova, v. i Rapporti d'un confidente a Cavour, giugno-luglio 1857, pubbl. da LUZIO (420-430); e le notizie raccolte da MORANDO, op. cit., secondo cui Pisacane avrebbe precipitato l'azione proprio perché accortosi del tradimento d'un dei suoi fidi (forse lo stesso estensore dei cit. Rapporti?) Il traditore sarebbe poi stato aggredito e ucciso, due anni dopo, a Lugano, da G. B. Capurro, uno dei compromessi nei fatti di Genova.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Carlo Pisacane nel Risorgimento italiano
di Nello Rosselli
pagine 502

   





Inghilterra Napoli Cagliari Cagliari Garibaldi Soc Napoli Italia Genova Londra Italia Stato Napoli Min Pol Console Palermo Rec Genova Rapporti Cavour Pisacane Lugano Capurro Genova