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      L'alleanza clerico-reazionaria rappresenta perciò un grave pericolo per la sicurezza e la stabilità del nuovo ordine di cose.
      Questi gruppi di estrema destra fanno una vivacissima propaganda tra i contadini ignoranti, sfruttando, inasprendo, incanalando in determinata direzione il malcontento profondo, che le novità politiche hanno accentuato.
      Ma sanno anche misurare con accortezza l'importanza che l'elemento operaio va assumendo nel paese e intravedono la possibilità di farsene un potente alleato nella loro lotta contro il nuovo regime. Ottimo mezzo di propaganda sono le numerose piccole pubblicazioni periodiche, delle quali essi dispongono e che son diffuse in ispecie tra le classi piú povere. Ed ecco che giornaletti, almanacchi, opuscoli, volantini s'interessano improvvisamente delle disgraziatissime condizioni dei lavoratori e ne dipingono quadri addirittura strazianti.
      Si compiange il povero popolo che, nella speranza di migliorare il suo stato, ha dato credito ai banditori del nuovo regime. E invece: «dopo aver fatto sgabello col suo corpo a chi agognava ricchezze e poteri, egli ha visto il miserabile sfuggito come un lebbroso, la povertà perseguitata e punita come un delitto». Lo avevan proclamato sovrano, prima della rivoluzione, per conquistare il suo favore; ora «il popolo sovrano, dal suo trono dove te lo avevano insediato, te lo piantano a sedere a bischetto»(49).
      Gli si è parlato di patria. Quale patria? Santa cosa essa è «quando, madre amorosa, provvede egualmente benefica a tutti i suoi figli e vuole in eguali proporzioni distribuiti i premi, i compensi, i sacrifici.


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Mazzini e Bakunin
di Nello Rosselli
pagine 458